Un po' di storia
La Mostra Nazionale del Cavallo di Città di Castello è tra le più antiche manifestazioni equestri d'Italia.
Le origini ci riconducono al Medioevo, e precisamente al 1032, quando in onore del patrono San Florido furono promulgate solenni festività che prevedevano due fiere di merci e di bestiame, giostre, palii e corse di cavalli berberi.
Nel XVII secolo le fiere vennero sostituite da rappresentazioni teatrali e sfilate di carri a tema religioso e poi soppresse definitivamente con la Rivoluzione Francese. I festeggiamenti in onore di San Florido ripresero nel 1827 e con essi le fiere del mese di novembre.
Per tutto l'Ottocento e il Novecento le Fiere del Mulo e del Cavallo di Città di Castello hanno continuato a crescere influendo in maniera notevole sullo sviluppo agricolo ed economico dell'Alta Valle del Tevere, tant'è che è grazie all'espansione di questo settore che numerose botteghe di artigiani (falegnami, fabbri, sellai, maniscalchi e costruttori di carrozze) sorsero e prosperarono.
Dopo una breve sospensione nel periodo post-bellico, la manifestazione riprese vigore negli anni '50 fino a quando, nel 1967, con delibera del Consiglio Comunale, nacque l'attuale 'Mostra Nazionale del Cavallo'. Nella metà degli anni '70, infine, la Mostra venne anticipata da novembre al secondo fine settimana di settembre e quindi trasferita dal Foro Boario agli stabilimenti della FAT (Fabbrica Autonoma Tabacchi di Cerbara). Dopo aver festeggiato nel 2016 l'edizione dei 50 anni di vita, dal 2018 la Mostra Nazionale del Cavallo ha trasferito la propria sede al parco Alexander Langer.